Gli ospti del CSVP tra fine estate e autunno

Prima puntata

La bella stagione ha lentamente ceduto il passo all'autunno, trasformando il paesaggio in un caleidoscopio di colori caldi e avvolgenti. Le gite di fine estate e inizio autunno rappresentano un'occasione unica per gli ospiti lungodegenti di vivere esperienze significative, immerse nella bellezza della natura e nella serenità dei paesaggi circostanti. 

Le gite non solo stimolano la curiosità dei partecipanti, ma favoriscono anche interazioni sociali preziose tra gli ospiti e le persone che li circondano. Sono occasioni che contribuiscono a creare ricordi indelebili. In questo modo, il passaggio tra le stagioni diventa non solo un cambiamento di tempo, ma un viaggio di scoperta, in cui ogni uscita diventa una celebrazione della gioia di vivere.

Ancora un grazie di cuore vada indistintamente a tutti coloro che si sono messi a disposizione, nei modi più svariati, per allietare le giornate degli ospiti, ponendoli al centro dell’attenzione e favorendo così lo sviluppo del benessere personale. 


9 agosto 2024

Gita delle tre S - Sassiglion, Sassalbo, Stupendo

Sassiglion, quota 1950 metri, presso monte di Lina e Dino Forer situato ai piedi del Sassalbo, proprio lassù siamo stati invitati per un ottimo pranzo. Tempo stupendo, panorama mozzafiato e una magnifica compagnia hanno fatto da corollario ad una giornata alla quale non si poteva chiedere nulla di meglio.

Dopo aver mangiato c’è chi ha lavato i piatti, chi ha schiacciato un pisolino in cucina perché fuori era troppo caldo (cosa piuttosto rara a Sassiglion) e chi invece ha preferito giocare a carte sotto l’ombrellone. Sono così trascorse in fretta delle bellissime ore, senza preoccupazioni, senza dolori (o almeno ci abbiamo provato) cercando di toccare il cielo con un dito.

Sassiglion.01 

Sassiglion.02

Sassiglion.03
13 agosto 2024

Val di Campo

In questo caldo agosto abbiamo pensato di cercare un po’ di refrigerio. La meta scelta è perciò stata la bella Val di Campo, luogo che per alcuni dei nostri ospiti ha rappresentato il soggiorno estivo per eccellenza, dalla gioventù fino all’età avanzata. Negli occhi di costoro potevamo leggere un misto tra malinconia e bei ricordi.

Ad attendere il gruppo, oltre al panorama stupendo, c’era Daniela, gerente dell’Alpe Campo, che aveva preparato una squisita merenda a base di salametti e formaggi 100% Valposchiavo. Piacevolmente chiacchierando, mangiando e bevendo, l’ora del rientro è giunta anche troppo veloce. A malincuore, non prima d’un saluto da lontano ad un’abitazione, siamo risaliti sul pulmino per il rientro al piano. Lungo il tragitto ci siamo presi il tempo per una deviazione non programmata verso Pedecosta, Pedemonte e Angeli Custodi, regalando, a chi del posto, uno sguardo sui luoghi natali. Così, dopo aver rifocillato corpo e cuore siamo giunti a “casa”, senza percepire stanchezza, ma ebbri di felicità.

Campo.01

Campo.02
 23 agosto 2024

Con il treno fino a Cavaglia

Un’escursione non può essere definita tale se non si viaggia almeno una volta anche con il treno. Partiti dalla stazione di Poschiavo ci sono voluti 23 minuti di treno per arrivare a Cavaglia. In altre parole, non eravamo ancora saliti che già dovevamo scendere. Nonostante la corta durata abbiamo però potuto godere d’un panorama irripetibile. Il problema più grande lo abbiamo riscontrato nello scendere dal treno e nel risalire a Cavaglia, ma fortunatamente eravamo accompagnati da braccia forti e sicure.   

Il programma della giornata prevedeva una passeggiata lungo la via principale di Cavaglia, seguita da un ottimo pranzo al ristorante della stazione e, per digerire, una visita alle marmitte dei giganti. I più coraggiosi si sono inoltrati fino ad ammirare l’Orrido di Cavaglia. Causa forse la stanchezza, o magari per trattenere fino all’ultimo i ricordi di una splendida giornata, il rientro è trascorso per lo più nel silenzio.

Cavaglia.01 

Cavaglia.02

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