Ospedalizzazioni in aumento e altri contagi
Ospedalizzazioni in aumento e altri contagi
Situazione in Valposchiavo
Se da un lato a livello svizzero si assiste a un lieve assestamento dei casi in Valposchiavo il virus si sta diffondendo velocemente tra la popolazione e purtroppo è penetrato anche nelle strutture sanitarie.
Al Centro sanitario Valposchiavo (Casa Anziani e Ospedale San Sisto) attualmente si contano 14 casi tra pazienti ricoverati per Covid-19 e ospiti positivi al test.
Queste persone si trovano in isolamento, sono sorvegliate e ricevono le cure adeguate per contrastare la sintomatologia. Sono state approntate tutte le misure per circoscrivere il contagio e preservare il resto dei degenti dalla trasmissione del Sars-CoV-2.
Nessun paziente è stato dimesso a domicilio negli ultimi 3 giorni.
Persiste la quarantena per gli ospiti OSS fino a domenica 22 novembre
In seguito alla presenza di alcuni ospiti positivi al Covid-19, isolati dal resto dei degenti, il reparto di lungodegenza dell’ospedale San Sisto resta in quarantena fino a domenica 22 novembre a scopo precauzionale. Le visite rimangono sospese e la riapertura, se la situazione lo permetterà, avverrà lunedì 23 novembre.
Invitiamo i visitatori e i familiari degli ospiti ad astenersi dal prenotare le visite fino a lunedì 23 novembre, quando le visite saranno ripristinate come finora. Confidiamo nella comprensione dei visitatori.
Visite in Casa Anziani
In Casa Anziani si segnalano pure alcuni casi positivi al Covid-19. Queste persone sono state poste in isolamento e gli ospiti a stretto contatto in quarantena. I casi sintomatici sono seguiti dal personale infermieristico e ricevono le cure adeguate.
Le visite in Casa Anziani sono permesse giornalmente dalle ore 15.00 - 17.30, escluse per gli ospiti isolati e in quarantena, nel rispetto delle misure di sicurezza. Raccomandiamo ai visitatori di informarsi anticipatamente e prenotare le visite telefonando in Casa Anziani dal lunedì al venerdì tra le ore 9.00 - 11.30.
Per il personale la situazione è seria
I collaboratori del CSVP sono particolarmente sollecitati, gestire gli isolamenti comporta un carico di lavoro notevole e più attenzione alla sicurezza.
Se le ospedalizzazioni e i contagi nelle strutture dovessero aumentare e perdurare per alcune settimane il personale curante si troverà in difficoltà a garantire un servizio adeguato e la probabilità di andare incontro a stress psicologico più verosimile.
Per scongiurare il pericolo che le strutture sanitarie non reggano il peso della pandemia è importante che tutti facciano la loro parte comportandosi coscienziosamente.
Appello alla popolazione
Sul territorio si notano tuttora episodi di cittadini che non rispettano le distanze e ignorano le raccomandazioni banalizzando la situazione. Questi comportamenti sono irresponsabili e contribuiscono alla diffusione del virus.
Rinnoviamo perciò le raccomandazioni alla popolazione poschiavina ad attenersi alle regole in vigore e limitare gli incontri sociali al minimo necessario.
Invitiamo inoltre chiunque lamenti il minimo sintomo sospetto a contattare il proprio medico di fiducia ed eseguire il test in modo da arrestare anzitempo la diffusione del virus.
L’ufficio dell’igiene pubblica del Cantone dei Grigioni il 6 novembre pubblicava il seguente comunicato:
L'Ufficio dell'igiene pubblica invita caldamente la popolazione a evitare contatti, a mantenere le distanze e a indossare la mascherina. Questi provvedimenti servono a ridurre il rischio di contagio. La situazione negli ospedali grigionesi è difficile. In pochi giorni il numero di ospedalizzazioni è triplicato. Nel Cantone ogni giorno si contano decessi dovuti alla COVID-19.
Raccomandazioni
Rinnoviamo l’invito alla prudenza, il virus è presente e si diffonde rapidamente colpendo tutte le fasce di età, anziani e bambini compresi. Mantenete la distanza (1.5 metri), indossate la mascherina dove prescritto e se la distanza non è garantita, disinfettatevi spesso le mani. Evitate gli assembramenti e limitate al minimo le uscite.
Il prossimo comunicato sarà diffuso martedì 24 novembre.
Centro sanitario Valposchiavo